Anonimo
Francesco d’Este (dritto); Due tempietti colonnati con cupola (rovescio), metà del XVI secolo
Bronzo
Palazzina Marfisa, inv. NU51113
La medaglia raffigura, al dritto, il busto di Francesco d’Este, rappresentato girato a destra e a capo scoperto, con barba e capelli corti, e vestito con una corazza decorata con la testa di Medusa. La legenda FRANCISCVS ESTENSIS lo identifica senza dubbi, pur senza designarlo come marchese di Massa Lombarda. Questo dettaglio consente di datare la medaglia a un periodo precedente al 1544, anno in cui papa Paolo III gli conferì il titolo. Sul rovescio compaiono due tempietti circolari, con colonnato e cupola, accompagnati dalla legenda PARI ANIMO. L’iconografia, che potrebbe derivare dal modello dei templi della Virtù e dell’Onore fatti erigere dal console romano Marco Claudio Marcello presso Porta Capena a Roma, viene utilizzata da Francesco come impresa personale. Il suo significato non è tuttavia del tutto chiaro: i due edifici potrebbero infatti alludere a Francesco e alla consorte Maria di Cardona, oppure a Francesco e al padre Alfonso I, con implicito riferimento alla volontà del figlio di seguire le orme paterne con “pari coraggio”. La medesima raffigurazione è attestata anche negli affreschi della Sala delle Imprese, circostanza che permetterebbe di ipotizzare un valore allegorico più ampio: potrebbe infatti alludere alla volontà di Francesco di perseguire gli obblighi derivanti tanto dalla virtù quanto dall’onore con identico e costante impegno.