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Aroldo Bonzagni

Fiamme nel Mediterraneo, 1914

(Cento 1887 – Milano 1918)

Olio su tela, cm 71 x 182
Museo d’Arte Moderna e Contemporanea “Filippo de Pisis”, inv. 0618

Nato da una modestissima famiglia della provincia ferrarese, il giovane Aroldo Bonzagni si trasferisce a Milano nel 1903 per frequentare l’Accademia di Brera, dove si distingue per il suo talento ma anche per la condotta ribelle e per l’atteggiamento di sfida nei confronti delle convenzioni borghesi. Nel 1910, spinto da un sincero desiderio di rinnovamento in campo artistico e sociale, sottoscrive il Manifesto dei pittori futuristi, ma dopo pochi mesi si dissocia dal movimento a causa delle radicali implicazioni formali di quella poetica. Prosegue autonomamente la sua ricerca artistica, influenzato prima dallo stile secessionista per poi dedicarsi ad una pungente satira di costume in chiave espressionista. Al gusto delle Secessioni si ricollegano le accensioni cromatiche e il linearismo accentuato di Fiamme nel Mediterraneo, opera realizzata nel 1914 che rappresenta alcune imbarcazioni a vela in navigazione e che potrebbero alludere ai venti di guerra che soffiavano all’epoca in Europa. Nella tela Bonzagni mantiene viva l’eredità simbolista del suo conterraneo Gaetano Previati attraverso la trama divisionista della pittura e l’utilizzo filamentoso ed espressivo del colore. L’equilibrio tra toni caldi e accesi impreziosisce l’opera trasformando le vele delle barche in fiamme ardenti che spiccano in un cielo vespertino. Il dipinto fu presentato per la prima volta al pubblico alla XI Biennale di Venezia del 1914.