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Donna in nero che guarda il “Pastello della signora Emiliana Concha de Ossa”, c. 1888

Olio su tavola, cm 80,5 x 64,5
Museo Giovanni Boldini, inv. 1367

 

Nella seconda metà degli anni Ottanta dell’Ottocento, il repertorio di Boldini si arricchisce di un nuovo genere dedicato agli interni della casa e dell’atelier. Una delle prove più complesse di questa ricerca è la tavola che raffigura il suo studio di Boulevard Berthier con una donna di spalle intenta ad ammirare una delle opere più celebri del pittore, il Ritratto di Emiliana Concha de Ossa, noto anche come Pastello bianco. Questo dipinto è un’intelligente interpretazione del tema del doppio: il ritratto della giovane cilena è punto focale della composizione e, al contempo, quinta scenica sulla quale si staglia la silhouette nera della modella che si “riflette” nella sua stessa effigie. L’inserimento di altri quadri abbozzati sullo sfondo, che creano complessi giochi di immagine nell’immagine, dichiara il debito verso Las meninas, capolavoro di Velázquez che aveva ispirato ad artisti ammirati da Boldini, come Manet e Degas, vedute di interni incentrate sul tema del “quadro nel quadro”. La natura privata e sperimentale di quest’opera viene sottolineata da alcuni schizzi di un nudo femminile realizzati sul lato sinistro. 

Rimasto sempre nella collezione dell’artista, il dipinto è entrato a far parte delle raccolte ferraresi nel 1934 assieme al primo nucleo di opere donate dalla vedova del pittore Emilia Cardona.