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Filippo de Pisis

(Ferrara 1896 – Milano 1956)

Ritratto di Allegro, 1940

Olio su cartone incollato su tavola, cm 71 x 61

Museo d’Arte Moderna e Contemporanea “Filippo de Pisis”. Donazione Franca Fenga Malabotta, inv. 2771

Quando nel luglio del 1939 parte per l’Italia De Pisis non immagina che lo scoppio della seconda guerra mondiale porrà fine alla sua vita parigina durata quattordici anni. Sorpreso dagli eventi, dopo aver girovagato per diverse città del nord, si stabilisce a Milano e qui, nonostante la guerra, vive un’esistenza piena e appagante. De Pisis dipinge e vende molto, incontra poeti, scrittori, collezionisti e critici. Nel diario annota: «Sento il fumo della celebrità. Periodo felice della mia vita». A questa fase risale il Ritratto di Allegro, un grande olio su cartone datato “Rimini ‘40”. Si tratta di uno dei molti ritratti dipinti quell’anno, tra cui figura anche L’aviatore (inv. 2761). Entrambi sono appartenuti all’amico Giovanni Comisso, per passare poi alla collezione Malabotta ed infine alle gallerie civiche ferraresi. Celebri sono le parole di Comisso nel Mio sodalizio con de Pisis riguardo al dipinto: «Quando fu di ritorno a Milano andai a trovarlo. Abitava sempre all’albergo Vittoria e mi fece vedere un grande quadro fatto a Rimini, il ritratto di Allegro, un ragazzo con gli occhi verdi che aveva conosciuto sulla spiaggia. Era con me Massimo Bontempelli e al vederlo disse che quel quadro apparteneva a un nuovo classicismo. […] De Pisis aveva scritto col pennello sullo sfondo, giocando sul nome del ragazzo: “non Allegro ma Allegri”, una volta tanto giudicandosi con orgoglio, nel raffrontarlo ad un Correggio». Allegro fa parte della schiera dei ragazzi amati e disegnati da De Pisis per quasi tutto l’arco della sua esistenza; di queste carte i musei civici ferraresi conservano un fondo importante per ampiezza e qualità. E con questi disegni il dipinto condivide, oltre al soggetto, anche lo stile rapido ed espressivo del segno che cattura il modello in un attimo, lasciando affiorare ampie porzioni del cartone.