Gaetano Previati
(Ferrara 1852 – Lavagna 1920)
L’Assunzione (Assunta), c. 1901-03
Olio su tela, cm 105 x 87
Museo dell’Ottocento, inv. 5
La ricerca pittorica di Gaetano Previati riflette la cultura artistica a cavallo fra Ottocento e Novecento, caratterizzata dalla tensione tra la fiducia nel progresso scientifico e un orientamento idealista venato di componenti irrazionaliste. Attraverso una peculiare tecnica a pennellate divise che smaterializzano la pittura, l’artista attua una profonda riflessione sull’astrazione della forma, della luce e del colore, volta a superare la semplice ricezione sensoriale e a toccare nel profondo lo spirito. I temi religiosi vengono rinnovati sul piano iconografico, simbolico e stilistico: la materia luminosa, iridescente e incorporea che li riveste rivela l’aspirazione di Previati ad un’arte che trascenda la materialità per esprimere la purezza assoluta della sfera ideale. Ne sono un esempio le varie versioni del tema dell’Assunzione, che differiscono fra loro per l’impostazione compositiva. L’opera delle collezioni ferraresi ha un impianto sospeso e contemplativo, strutturato su una simmetria assiale, con il gruppo di angeli che sostengono la Madonna che si librano senza peso al centro della volta celeste come in una mandorla. Questa visione sfolgorante, impostata su una tessitura di toni giallo-rosati e azzurro-violetti, sembra ricollegarsi all’arte prerinascimentale e alle creazioni dei preraffaelliti.
La tela, unitamente alla preziosa cornice di gusto liberty di Ettore Zaccari, fu acquistata dal Comune di Ferrara nel 1927 da Alberto, figlio dell’artista, in seguito alla segnalazione dello scultore Arrigo Minerbi.