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Giovanni Muzzioli

I funerali di Britannico, 1888

(Modena 1854 – 1894)

Olio su tela, cm 146 x 330
Museo dell’Ottocento, inv. 32

 

Negli ultimi decenni dell’Ottocento si registra un rinnovamento della tradizionale pittura di storia: gli artisti italiani più in voga trattano scene di genere e temi letterari con una maniera sempre più veloce ed elegante. Anche Giovanni Muzzioli si accosta a questa pittura alla moda che comprendeva soggetti orientali e neopompeiani, rivisitati con toni melodrammatici prossimi al gusto della borghesia. Un accento teatrale caratterizza il monumentale episodio dei funerali di Britannico, tratto dagli scritti degli storici romani Svetonio e Tacito e incentrato sulla figura di Claudia Ottavia. La donna piange disperatamente la scomparsa del fratello brutalmente avvelenato da suo marito Nerone, mentre Agrippina, madre dell’imperatore, assiste imperturbabile alla scena. L’architettura antica viene ricostruita da Muzzioli con rigorosa accuratezza archeologica, mentre la fuga prospettica conduce lo sguardo sul corteo funebre in secondo piano, esaltato dalla sagoma imponente del braciere e reso ancora più tragico dalla tempesta incombente.  Questo grande dipinto venne accolto trionfalmente all’ Esposizione nazionale di belle arti di Bologna del 1888: il pittore livornese Eugenio Cecconi, commentando la mostra, elogiò Muzzioli definendolo «uno dei pochi che sa trovare un quadro, e che, una volta trovato, sa eseguirlo con nobiltà di pittura».