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Giuseppe Mentessi

(Ferrara 1857 – Milano 1931)

Panem nostrum quotidianum, 1894-95

Olio su tela, cm 107,5 x 115,5
Museo dell’Ottocento, inv. 50

La prima Triennale di Brera del 1891 segnò l’affermarsi delle tematiche sociali in campo artistico. Il pittore ferrarese Giuseppe Mentessi aderì a questa poetica e vi rimase fedele per il ventennio successivo realizzando opere come Panem nostrum quotidianum, icona della pittura d’impegno sociale fra Otto e Novecento e manifesto di denuncia della condizione contadina nelle campagne padane. La tela raffigura una giovane madre dall’aspetto triste e sofferente con la figlia malata in braccio, circondata fino alle spalle da rigogliose piante di granoturco che sembrano opprimerla. All’estrema semplicità dell’immagine corrisponde un’analoga essenzialità di mezzi pittorici: larghe e corpose pennellate brune sbozzano le protagoniste, che emergono dal fondo giallo ocra del campo e si stagliano contro l’azzurro chiaro del cielo. Il dipinto fa riferimento al diffondersi nelle campagne ferraresi della pellagra, una malattia da denutrizione dovuta alla riduzione della dieta dei contadini ai soli derivati del mais, riconducibile allo sfruttamento intensivo dei braccianti e al peggioramento delle loro condizioni di vita. Mentessi presentò il dipinto alla prima Biennale di Venezia del 1895 per poi tenerlo sempre presso di sé fino alla morte.