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Grande piatto con angelo, ultimo quarto del XV sec.

Terracotta ingubbiata, graffita e dipinta

Museo Schifanoia, inv. OA190

 

Il grande piatto, ricomposto in 4 frammenti, è caratterizzato da un orlo arrotondato e una tesa larga e leggermente obliqua decorata con un tralcio di foglie cuoriformi. Nella vasca è rappresentata una figura angelica seduta su un basso trono, con il viso rivolto a destra, le ali spiegate, il braccio destro alzato con l’indice della mano rivolta verso l’alto, mentre con la sinistra tiene una sfera baccellata. Un grande padiglione con le tende alzate incornicia la scena impreziosita da alcuni elementi vegetali come gli otto fiori a corolla e, ai lati, gli alberi fioriti su siepe di graticcio stilizzata. L’intero complesso decorativo, assimilabile alla rappresentazione di Muse e Virtù, ha un chiaro significato simbolico ad oggi ancora da decifrare. Il manufatto, per le sue caratteristiche tecniche e stilistiche, è riferibile alle ceramiche graffite di produzione ferrarese ed è databile all’ultimo quarto del XV secolo. Il piatto è stato rinvenuto nel 1906, durante gli sterri realizzati sull’attuale corso Giovecca per la costruzione dell’edificio della Cassa di Risparmio di Ferrara. Raccolto da Giovanni Pasetti, collezionista e studioso di ceramica, venne donato, insieme ad altri numerosi reperti, ai Musei Civici nel 1935.