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Guido Mazzoni

(Modena 1450 – 1518)

Dolente, 1480-85

Terracotta dipinta

Museo Schifanoia, inv. OA1634

 

Documentata a partire dal primo Settecento nella chiesa ferrarese di San Giovanni Battista e attribuita a Guido Mazzoni solo nel 1972, la Dolente è tradizionalmente ritenuta il frammento di un più ampio gruppo scultoreo oggi purtroppo perduto. La rimozione delle ridipinture successive, avvenuta nel 2000, ha riportato alla luce una straordinaria policromia che partendo dal verde all’interno del manto, passando dal rosso della veste che dà rilievo al bianco freddo del soggolo, arrivando fino al rosa dell’incarnato su cui spiccano le realistiche lacrime, conferma la prestigiosa attribuzione. Il capo inclinato, le dita delle mani nervosamente intrecciate e il panneggio serrato accostano la Dolente alla postura delle Marie, suggerendo però una forma monolitica, lontana dall’appariscente gesto di disperazione della Madonna che solitamente nei compianti si inchina a braccia aperte verso il corpo del figlio. Lo sguardo rivolto in alto a sinistra potrebbe invece richiamare una crocifissione o, ancora meglio, la figura di una delle tre Marie degli antichi compianti di Busseto e Modena databili, come quest’opera, tra il 1480 e il 1485.