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Le collezioni di mammiferi

La collezione storica include 214 campioni, tra reperti osteologici ed esemplari tassidermizzati naturalizzati, mentre quella di studio conta circa 1.600 esemplari. Questi ultimi, recuperati già deceduti e affidati al museo, comprendono specie di particolare rilievo come il gatto selvatico (Felis silvestris), il lupo (Canis lupus), lo sciacallo dorato (Canis aureus) e la lontra (Lutra lutra). In totale, sono state identificate 140 specie, pari al 22% di quelle europee e al 49% di quelle italiane.

Le collezioni di piccoli mammiferi in pelle (“microteriologiche”) raccolgono 2.337 esemplari, di cui 1.516 determinati a livello di specie. Si tratta di specie degli ordini Eulipotyphla (ex-insettivori) e Rodentia. Come nel caso delle collezioni erpetologiche, diversi esemplari sono stati oggetto di indagini genetiche e morfometriche in collaborazione con vari enti. 

 

A queste collezioni si aggiunge quella osteologica di piccoli mammiferi ricavati da boli di Strigiformi, composta sia da reperti di studio frutto delle ricerche del Museo, sia da donazioni di Luis Nider, Paolo Boldreghini e Lino Casini. L’analisi delle borre consente di ottenere preziose informazioni sulla microfauna presente nei territori esplorati dai rapaci durante la caccia. La collezione include circa 20.000 reperti ossei, principalmente crani e mandibole, appartenenti ad almeno 10 specie tra Soricomorfi e Roditori, raccolti in diverse province dell’Emilia-Romagna e nel Delta del Po, tra le zone di Rovigo e Ferrara.