Le raccolte di invertebrati
Questi materiali comprendono artropodi non insetti, altri invertebrati e altri materiali derivanti dalle attività della Stazione di Ecologia che non sono confluiti nelle collezioni a secco. Infatti, una parte degli esemplari raccolti sul campo richiedono, per la loro natura biologica, altre tecniche di conservazione, oppure si tratta di lunghe serie di insetti della stessa specie, rappresentate da un sotto insieme nelle collezioni a secco.
I reperti storici sono 334. Quelli che costituiscono la collezione vera e propria, determinati, cartellinati e catalogati sono 5.130 e provengono dal territorio ferrarese e bolognese.
Fra di essi sono importantissimi i tipi di tre specie (due anellidi policheti e un crostaceo anfipode) descritte negli ultimi anni da ricercatori dell’Università di Ferrara e depositati presso il nostro Museo: infatti le norme sulla descrizione delle nuove specie esigono che i tipi, cioè gli esemplari originali su cui è stata effettuata la descrizione, vengano collocati e custoditi in strutture pubblicamente accessibili.
Le miscellanee derivanti dalle campagne di raccolta focalizzate sui ditteri sirfidi, coleotteri carabidi e imenotteri apoidei ammontano a circa 4.000 contenitori.