Bottega romana
Litoteca, 1763
Legno, bronzo e marmi policromi
Museo Schifanoia, inv. OA992
La litoteca, oggetto unico e ricercato, è costituita da due valve lignee, a forma di consolle, unite da due cerniere metalliche e poggianti su quattro zampe leonine in bronzo dorato. La superficie interna è interamente occupata da 131 tasselli in pietra rigorosamente catalogati e classificati, rappresentativi dell’intero scenario di rocce ornamentali presenti a Roma. L’approvvigionamentro di tali rocce avveniva non solo nelle aree estrattive dell’epoca, ma anche grazie a un massiccio utilizzo di marmi di scavo provenienti da cave ormai estinte. Si tratta, al contempo, di uno squisito oggetto d’arredo e di un importante repertorio litologico che ben si adatta al gusto e agli interessi scientifico-antiquari dell’erudizione settecentesca. Come indica l’iscrizione posta sulla parte sommitale, fu donata al Museo di Ferrara nel 1763 dal cardinale Gian Maria Riminaldi, importante riformatore dell’Università e dei Musei ferraresi. È probabile che egli abbia commissionato l’opera a Roma, a qualche bottega specializzata nella realizzazione di questi mobili-campionari, forse ad Antonio Minelli con il quale era in contatto in quegli anni.