Ritratto di nobildonna (Marfisa d’Este), 1938
Olio su compensato,
Palazzina Marfisa, inv. PME14
Il dipinto è la copia di un ritratto femmile di fine Cinquecento, conservato presso il Palazzo Ducale di Mantova. Alla fine degli anni Trenta del Novecento, nell’originale mantovano (attribuito a Anthonis Mor), si volle riconoscere l’immagine di Marfisa d’Este. A identificare la gentildonna era stato lo studioso ferrarese Antonio Lazzari, che aveva sostenuto questa ipotesi sulla base del confronto con l’affresco raffigurante Marfisa bambina, situato sulla parete della Loggetta dei Ritratti. Nel 1938, in occasione dell’inaugurazione della Palazzina Marfisa, il dipinto originale venne prestato a Ferrara. Dopo quattro mesi, la Soprintendenza di Mantova ne richiese la restituzione a Palazzo Ducale e si rese così necessaria l’esecuzione di una copia che venne commissionata a Mario Capuzzo.
La dama dall’atteggiamento regale è avvolta in un prezioso abito di velluto nero arricchito da lunghe maniche di seta bianca lavorata in rilievo con fili d’oro e d’argento; il colletto bianco, pieghettato alla foggia spagnola, valorizza l’incarnato del volto e i colori brillanti della collana.