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La medaglia ritrae sul dritto il poeta di profilo con i capelli mossi e lunghi a ricoprire la nuca, accompagnato dalla legenda LVDOVICUS ARIOSTVS. Al rovescio invece è raffigurata una mano che brandisce una cesoia con la quale viene tranciata la lingua biforcuta di una serpe nascosta tra l’erba di un prato. 

È stato ipotizzato che la medaglia sia stata fusa in occasione delle nozze tra Alfonso II e Lucrezia de’ Medici nell’aprile del 1558 e che la raffigurazione proposta sul rovescio, insieme alla legenda PRO BONVM MALVM, possa essere un’allusione alle dicerie che indicavano Lucrezia come “guerza e brutta” che Anna, sorella di Alfonso, aveva diffuso nella corte francese. In questo senso l’atto di tagliare la lingua della serpe rappresenterebbe la messa a tacere delle maldicenze nei confronti della duchessa di Ferrara.