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Antonio di Puccio Pisano detto Pisanello 

(c. 1394 – 1455)

Leonello d’Este, sul rovescio Lince bendata, 1441-44

Bronzo

Museo Schifanoia, inv. NU51183

 

Realizzata da Pisanello tra il 1441 e il 1444, la medaglia presenta sul dritto il busto del marchese Leonello d’Este con folta capigliatura e cotta con sopravveste riccamente decorata e sul rovescio una lince bendata seduta su un cuscino con fiocchi agli angoli. L’effige documenta la grande abilità ritrattistica del Pisanello e trova un significativo confronto con la tavola con ritratto del signore estense conservata presso l’Accademia Carrara di Bergamo, ugualmente di mano di Pisanello. Sul rovescio, la lince bendata, leggendariamente in grado di vedere attraverso i muri, viene assunta come simbolo della capacità dell’uomo di governo in grado di conoscere ogni cosa pur senza apparentemente notarla. Lo stesso soggetto compare anche sul rovescio di altre due medaglie, l’una firmata da Amadio da Milano, l’altra da un Nicholaus, la cui identificazione resta incerta; in quest’ultimo esemplare, la lince è accompagnata dal motto “QUAE VIDES NE VIDE” che confermerebbe l’interpretazione in chiave politica dell’immagine.