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Stele di Pupius Mentor, 54-68 d.C.

Murata all’interno della Cattedrale di Ferrara

Lapidario Civico, inv. RA785

 

L’elegante monumento fa parte di un gruppo di marmi che, reimpiegati nella Cattedrale, furono movimentati nel 1738 per essere collocati nel Museo dell’Università, all’epoca situato presso Palazzo Paradiso. La stele, databile alla prima metà del I secolo d.C., è a “pseudo-edicola”, con due paraste laterali decorate con motivi vegetali e floreali che si elevano dallo zoccolo di base e reggono gli spioventi del frontone triangolare. Sullo zoccolo l’iscrizione funeraria fornisce il nome del defunto, P(ublius) Pupius, insieme ad altre informazioni sulla sua vita. L’uomo, scolpito all’interno della nicchia, è raffigurato a figura intera, con il volto e lo sguardo rivolto verso lo spettatore. Indossa una toga del tipo a fusa, modello adottato a partire dall’età augustea, ed è chiaramente riconoscibile il sinus, parte del tessuto che, appoggiato diagonalmente sul lato destro, ne lasciava scoperto il braccio. Tale rappresentazione riflette la posizione sociale di rilievo che il defunto aveva avuto in vita: era stato infatti medico e membro del collegio dei Seviri, una magistratura minore tipicamente onoraria che si occupava della cura del culto imperiale. 

 

Trascrizione e traduzione epigrafe: 

P(ublius) Pupius P(ubli) l(ibertus) Mentor /  Medicus IIIIII vir 

Publio Pupio Mentor, liberto di Publio, medico, seviro