La fotografia 1839-2020. Il libro illustrato dall’incisione al digitale. Italo Zannier fotografo innocente

11 febbraio – 4 luglio 2021

Il 7 gennaio 2019 la fotografia ha compiuto 180 anni. Sono passati quasi due secoli durante i quali quello che era il nuovo e rivoluzionario medium è diventato, a velocità sempre crescente, quotidiano generatore di immaginari e narrazioni.
Il Comune di Ferrara e la Fondazione Ferrara Arte, in collaborazione con il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, rendono omaggio a questa lunga e appassionante vicenda con una significativa esposizione allestita negli spazi del Padiglione d’Arte Contemporanea. La mostra si concentra sull’emblematica figura di Italo Zannier – intellettuale, fotografo e docente, primo titolare di una cattedra di Storia della fotografia in Italia – indagando due aspetti della sua poliedrica attività, quelli dello studioso appassionato da un lato, e del “fotografo innocente” – come lui stesso ama definirsi – dall’altro.
L’entusiasmo e la curiosità di Zannier si riflettono nella raccolta di circa 100 preziosi volumi provenienti dalla sua collezione, che permettono di ripercorrere l’evoluzione della fotografia dalle origini ad oggi. In questa prima sezione della mostra si incontrano, tra gli altri, il Gran quadro della storia di Roma antica (1816) di Bartolomeo Pinelli; i volumi contemporanei a Daguerre (1839-1849) sul viaggio in Oriente di Horace Vernet scritti da Goupil Fesquet; il catalogo dell’Esposizione di Londra del 1951; I Mille di Garibaldi; i Paesaggi italici nella Divina Commedia; More men of Mark in fototipia di Alvin Langdon Coburn; lo Stieglitz Memorial Portfolio (1947); i fotolibri di Andy Warhol e William Klein; Minamata di William Eugene Smith; fino al recentissimo e monumentale volume Roma. Un impero alle radici dell’Europa di Luca Campigotto. I libri sono sfogliati e commentati dallo stesso Italo Zannier in un video riprodotto all’interno delle sale. Completano il percorso altre quattro interviste a critici della fotografia e dell’arte, Vittorio Sgarbi, Angelo Maggi, Massimo Donà e Michele Smargiassi, autori anche di interessanti contributi nel catalogo di mostra.
La seconda sezione intitolata Italo Zannier fotografo innocente documenta la sua attività artistica, del tutto inedita, dal 1952 ad oggi. Nelle sale del Padiglione d’Arte Contemporanea circa 100 fotografie spaziano dall’approccio neorealista degli anni Cinquanta, con un impianto cromatico in bianco e nero, alle sperimentazioni più recenti con strumenti digitali: un nucleo di immagini che costituisce un’esplicita dichiarazione di poetica e un’indicazione ideologica. In un’epoca in cui i mezzi di informazione sono globalizzati e pervasivi, il lessico fotografico che è alla loro base necessita di una nuova significazione per comprendere l’immagine oltre la sua immediata apparenza. 
La mostra concepita su questo doppio binario – documentale e artistico – permetterà dunque al visitatore di approfondire la storia della fotografia e al contempo di interrogarsi sull’identità stessa del mezzo che, malgrado la sua dilagante presenza, resta ancora ambigua e per certi versi enigmatica.

Organizzatori

Comune di Ferrara – Servizio Musei d’Arte e Fondazione Ferrara Arte in collaborazione con Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto

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