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Museo Lapidario
Epigrafi, lapidi e monumenti funerari risalenti all’epoca romana e medievale offrono uno spaccato della storia locale e testimoniano la vita sociale, religiosa e politica della Ferrara Antica.
ORARI
10.00-19.00 da martedì a domenica
Chiuso il lunedì
Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura
Il Lapidario è visitabile con il biglietto del Museo Schifanoia
La chiesa di Santa Libera, attuale sede del Lapidario, fu fatta erigere di fronte a Palazzo Schifanoia da Antonio Angelici nel XV secolo per i frati agostiniani dell’attiguo convento di Sant’Andrea. Utilizzata fino al 1596 come oratorio, fu poi venduta all’Arte dei muratori che provvide a restaurarla e abbellirla. Dopo l’invasione francese del 1796 la chiesa fu adibita ad usi impropri, divenendo magazzino, stalla, laboratorio e infine officina metallurgica fino al 1979, quando l’amministrazione comunale ne ha disposto il recupero e il restauro per destinarla a Museo Lapidario.
Quest’ultimo fu istituito nel 1735 dal marchese Ercole Bevilacqua che donò alla città una stele romana di provenienza locale per festeggiare la sua rielezione a Giudice dei Savi. La formazione della raccolta si compì tra il Settecento e i primi anni dell’Ottocento, con donazioni di studiosi ed eruditi ferraresi, quali Girolamo Baruffaldi e Giuseppe Antenore Scalabrini, e si arricchì grazie a nuove scoperte archeologiche e a campagne di distacchi dei marmi reimpiegati nelle chiese e nei monumenti della città e dei dintorni.
Oggi il Lapidario conserva materiali di diversa provenienza che costituiscono la principale documentazione del popolamento romano del territorio del Delta del Po. È caratterizzato soprattutto da prodotti di artigianato funerario tra cui steli, cippi e sarcofagi, in cui si riconoscono influenze stilistiche venete e ravennate. Tra i materiali lapidei, si segnala in particolare la stele del medico Pupius (I sec. d.C.), liberto addetto al culto dell’imperatore, e il grande sarcofago degli Aurelii (III sec. d.C.) rinvenuto nel 1713 nell’area archeologica di Voghenza.
L'EDIFICIO
Sede di conservazione ed esposizione della collezione epigrafica dei Musei di Arte Antica di Ferrara è la chiesa di Santa Libera. Edificata tra il 1470 e il 1474 la chiesa conservava un’importante immagine della Vergine con santa Libera considerata dal popolo miracolosa e originariamente collocata sul muro dell’orto dello scomparso convento di S. Andrea. Sconsacrata nel 1796, l’edificio è stato restaurato nel 1979 per diventare sede del Museo Lapidario.
VISITA
Il Lapidario è visitabile con il biglietto del Museo Schifanoia. Maggiori informazioni su orari, tariffe e modalità di visita.
ACCESSIBILITÀ
Il museo è parzialmente accessibile (per la presenza di scalini e la pavimentazione esterna sconnessa)
DA NON PERDERE
COME ARRIVARE
Lapidario Civico, via Camposabbionario 1, 44121 Ferrara
IN AUTO
A13 BO-PD
uscita Ferrara Sud, direzione centro, zona san Giorgio proseguire verso Viale Alfonso d’Este; uscita Ferrara Nord, direzione centro, Corso Porta Mare, svoltare a destra su Rampari di San Rocco proseguire su viale Alfonso d’Este
IN TRENO
IN AUTOBUS
Dalla stazione ferroviaria e dal Castello Estense autobus n. 1 e n. 9: fermata consigliata San Rocco Medaglie d’oro (circa 600 metri) oppure autobus n. 6 : fermata consigliata Alfonso d’Este Medaglie d’oro (circa 300 metri)
PARCHEGGI
Rampari di San Rocco a pagamento oppure gratuito nelle vicinanze