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Museo d’Arte Moderna e Contemporanea “Filippo de Pisis”
Accanto ai capolavori di Filippo de Pisis, il museo conserva anche lavori di altri importanti artisti del Novecento, ferraresi e non, offrendo un ampio panorama delle diverse correnti e stili che hanno caratterizzato il secolo scorso.
Il museo è chiuso per restauro.
Il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea è stato intitolato a Filippo de Pisis nel 1996, a seguito della mostra che ha celebrato il centenario della sua nascita e della donazione alla città della collezione di Manlio e Franca Malabotta. Questo lascito, che ha arricchito il già cospicuo fondo depisisiano del museo con oltre 200 tra dipinti e opere su carta di straordinaria qualità, ha permesso di dare vita alla raccolta pubblica più ampia e importante dei suoi lavori.
La collezione illustra ogni fase del percorso artistico di De Pisis: dalle opere giovanili, ispirate al clima crepuscolare e alla pittura metafisica, alla stagione parigina in cui dà vita alla sua particolarissima “stenografia pittorica”; dai dipinti intrisi di cultura poetica e letteraria eseguiti al rientro in Italia allo scoppio della guerra alle ultime malinconiche nature morte realizzate nella clinica di Villa Fiorita a Brugherio.
Tra le raccolte del museo sono compresi anche dipinti e sculture dei maggiori artisti nati o vissuti a Ferrara nel Novecento – tra gli altri Aroldo Bonzagni, Achille Funi, Mimì Quilici Buzzacchi, Roberto Melli e Mario Pozzati, e gli scultori Arrigo Minerbi, Giuseppe Virgili, Annibale Zucchini ed Enzo Nenci.
Le raccolte del Novecento restituiscono inoltre esempi significativi dell’articolato spettro dell’arte italiana e internazionale con le opere di Mario Sironi, Luigi Veronesi, Osvaldo Licini, André Masson, Leonor Fini, Renato Guttuso, Andy Warhol, Giosetta Fioroni, Elio Marchegiani, Bice Lazzari, Nanda Vigo, Gianfranco Notargiacono, per citarne alcuni. Si tratta di un nucleo rilevante di disegni, dipinti, stampe e sculture, formatosi attraverso diversi lasciti, soprattutto in occasione delle rassegne organizzate fra il 1963 e il 1993 dallo storico direttore delle gallerie di Palazzo dei Diamanti Franco Farina. Infine, grazie alla recente e generosa donazione di Lola Bonora, il museo ferrarese ha acquisito la collezione privata dello stesso Farina, che conserva significative testimonianze di esponenti ferraresi – tra cui Gianfranco Goberti, Maurizio Bonora, Sergio Zanni – e autori italiani e internazionali tra i quali Giorgio de Chirico, Josef Albers, Man Ray, Sebastian Matta, Alberto Burri, Emilio Vedova, Tancredi Parmeggiani, Mimmo Rotella, Enrico Baj, Robert Rauschenberg, Mario Schifano, Gianni Colombo.
Consulta anche le schede delle opere sul portale del Patrimonio Culturale dell’Emilia Romagna.